Tab Article
Pessoa, Pirandello, Calvino, Tabucchi, i grandi inquieti del Novecento che hanno testimoniato la fragilità e la leggerezza del vivere attraverso la scrittura e anche come la letteratura non può fare a meno della musica, la stravagante compagna dei nostri giorni. L'inquietudine è fermento, innovazione, coraggio e trova nella musica la sua dimensione ideale. Gaber, Battisti, Dalla, Conte e altri cantautori ci hanno lasciato testi che raccontano cambiamenti emozionanti, impegni sui diritti umani, solitudini che s'incontrano e sapori che vengono da lontano, perché la musica strega l'inquietudine per quel palese e misterioso accordo di note e si rivela una medicina utile al male di vivere. Prefazione di Massimo Arcangeli.